Terapia del Dolore
Ozonoterapia Agopuntura

Il Dott. Paolo Marconi Medico-Chirurgo laureato presso l'Università di Bologna, Specialista in Anestesia Rianimazione presso L'Università di Ancona, ha conseguito il Master in Ozonoterapia presso L'Università di Siena; Specializzato in Agopuntura e Medicina tradizionale cinese conseguito con L'AMAB (Società di Medici Agopuntori Bolognesi) aderente alla FISA (Federazione Italiana Società di Agopuntura) presso L'Università di Bologna, dal 2002 oltre che praticare la sua attività di Anestesista Rianimatore presso varie Cliniche prestigiose tra le quali Casa di Cura  Liotti (PG), Istituto Clinico Porta Sole (PG), GVM San Pier Damiano Hospital Faenza (RA),  GVM Maria Cecilia Hospital Cotignola (RA), si occupa di Terapia del Dolore con particolare riferimento ai problemi di schiena (Low Back Pain).
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  • Studio Medico Passignano s/T Via del Giuoco 63/A
  • 06065 Passignano sul Trasimeno. Umbria

Quali sono le  malattie in cui l'agopuntura è suggerita come scelta terapeutica dall'Organizzazione Mondiale della Sanità?


Nel dicembre del 1979 l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha proposto queste indicazioni:

Patologie dell'apparato respiratorio: sindrome da raffreddamento, bronchiti acute, asma bronchiale;

Patologie otorinolaringoiatriche: faringiti acute e croniche, rino-sinusiti, riniti allergiche, tonsilliti acute, ipoacusia, acufeni, sindrome di Menière.

Patologie degli occhi: congiuntivite acuta, retinite, miopia dell'infanzia cataratta non complicata;

Patologie del cavo orale: odontalgie, dolore secondario ad estrazione dentaria, gengiviti, trisma dei muscoli Masseteri, ipersalivazione, iposalivazione.

Patologie gastroenteriche: pilorospasmo, singhiozzo, ptosi gastrica, gastriti acute e croniche, colon irritabile (colite funzionale), disturbi dell’alvo (stipsi, diarrea).

Patologie del sistema nervoso: cefalea, emicrania, nevralgia del trigemino, nevralgie post-erpetiche, paralisi del facciale “ a frigore” in fase iniziale

(entro 3 - 6 mesi dall'insorgenza), paraplegia, malattie dei nervi periferici, sequele della poliomielite (entro sei mesi dall'insorgenza), nevriti intercostali.

Patologie psichiatriche: sindrome ansioso-depressiva, insonnia.

Patologie osteo-articolari e reumatologiche: osteoartrosi, tendiniti, cervicalgia, brachialgia, periartrite scapolo-omerale, epicondilite, dorso-lombalgia,  sciatalgia, coxalgia (dolore dell’anca), gonalgia (dolore del ginocchio), fibromialgia, distorsioni articolari, stiramenti muscolari.

Patologie cardiovascolari: malattia di Raynaud, turbe funzionali del ritmo, flebopatie e disturbi del circolo periferico.

Patologie dermatologiche: acne, eczema, psoriasi.

Patologie ostetrico-ginecologiche: amenorrea (assenza di mestruazioni), dismenorrea (dolori mestruali), alterazioni del ciclo, infertilità, vomito gravidico, malposizione fetale, induzione ed analgesia del parto, sindrome menopausale (climaterio).

Patologie urologiche: Cistiti, uretriti, impotenza funzionale maschile, eiaculazione precoce.

Che cos'è l'agopuntura? 

L’Agopuntura è il metodo classico di stimolazione degli agopunti attraverso l'infissione e la manipolazione di un ago che si fonda sulla teoria che il corpo umano è percorso da una rete di canali che collegano organi, visceri e tessuti lungo i quali sono situati gli agopunti la cui stimolazione produce effetti locali e a distanza.
L’agopuntura si effettua attraverso l’infissione e  la manipolazione di un  numero variabile  di sottili aghi  negli agopunti selezionati in base alla diagnosi. In genere, nelle malattie croniche, si esegue un ciclo di 5-10 sedute che all’inizio si effettuano 2 volte a settimana a secondo dei casi e poi settimanalmente o ogni 10-15 giorni.
Alla fine del ciclo di sedute si fa un bilancio dei risultati ottenuti per decidere se la terapia è sufficiente o se occorrono delle sedute di richiamo.
Quanto affermato vale ovviamente per le malattie croniche perché quelle acute possono guarire anche con una o due sedute.
L’agopuntura sfrutta la rete di canali (Meridiani) - Jing Luo in cinese – che è stata descritta per la prima volta nel III secolo a.C. e consiste in una serie di percorsi che collegano gli  organi e i visceri principali tra loro  con l’esterno del corpo unendo la parte anteriore a quella posteriore, l’alto ed il basso, la destra e la sinistra, i quattro arti ed il tronco.
La rete dei canali si sovrappone in parte alla rete dei vasi venosi, arteriosi e linfatici ed a quella dei nervi descritta dalla medicina occidentale;  possiede inoltre un  percorso interno inaccessibile ed uno esterno lungo il quale sono situati i punti di agopuntura.
I punti di agopuntura – che sono 365 come i giorni dell’anno – possono influenzare le condizioni dei Meridiani e tramite essi agire sugli organi, visceri e tessuti correlati: i punti funzionano come interruttori o deviatori di corrente di una sorta di impianto elettrico biologico del corpo.
Attraverso i punti si ‘accendono’ o ‘spengono’ o ‘influenzano’ le interferenze della rete energetica dei canali.


Che cosa sono i punti di agopuntura?

Il punto di agopuntura è una zona di particolare concentrazione energetica che svolge, se stimolato, diverse attività.
 Possiamo paragonare la circolazione energetica che avviene lungo i meridiani (principali e secondari) ad una complessa rete ferroviaria.
 I punti, situati lungo il tragitto di questi canali, servono a regolare la circolazione dell'energia, incrementandola, o riducendola, convogliandola in zone ove l'energia è carente, o drenandola da zone ove è in eccesso.
 Alcuni punti addirittura sono alla confluenza di più vie energetiche, quindi possono agire su più meridiani contemporaneamente.
 I punti sono delle aree, attraverso le quali l'energia degli organi, dei visceri e dei meridiani viene portata alla superficie del corpo.
Nella pratica clinica quindi, la stimolazione dei punti serve a regolare le attività funzionali dell'organismo, rafforzandone la resistenza allo scopo sia di prevenire che di curare le malattie.

Che cosa è l'elettroagopuntura?

È un metodo di terapia che si fonda sulla stimolazione dei punti e delle zone di agopuntura mediante impulsi elettrici erogati da appositi apparecchi detti elettrostimolatori.
Gli elettrostimolatori per agopuntura erogano delle piccole correnti elettriche che, con il tramite di sottili cavetti e di minuscoli morsetti, vengono applicate all’ago inserito nel punto di agopuntura.
Generalmente la stimolazione elettrica arriva sotto forma di treni d’onda che sono particolarmente studiati per ottenere effetto tonificante o disperdente sul punto di agopuntura.
Gli elettrostimolatori sono muniti di sistemi che permettono di regolare la frequenza e l’ampiezza dell’onda elettrica da essi prodotta potendo in questa maniera mimare l’effetto tonificante o disperdente ottenuto dalla manipolazione dell’ago.





L'auricoloterapia si diffuse come terapia "metodica" in Francia nel 1956 ad opera di un medico di base di Lione, Paul Nogier, il quale aveva osservato che diversi suoi pazienti provenienti dalla Corsica avevano delle cauterizzazioni a livello del padiglione auricolare. Dalla storia clinica di questi pazienti emergeva che dette cauterizzazioni venivano fatte in Corsica da maniscalchi per curare dolori sciatalgici.
Nogier, incuriosito da questa constatazione, indagò nella storia della medicina se vi fosse mai stato qualcuno che avesse utilizzato l'orecchio a fini terapeutici. Ritenne di trovare testimonianze di queste pratiche fin da Ippocrate sino ai giorni nostri (essa risulta presente nelle pratiche di "medicina popolare" dei Paesi lungo il bacino del Mediterraneo, nonché nei paesi africani); fu allora che si mise al lavoro per sperimentare i vari punti dell'orecchio e ritenne di scoprire che in esso sarebbero contenute le rappresentazioni delle innervazioni dei vari organi ed apparati in modo tale da creare sul padiglione auricolare l'immagine di un feto rovesciato.
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Che cosa è la coppettazione?

La coppettazione è un metodo di terapia che si basa sull’applicazione ai punti ed alle zone di agopuntura di coppette a pressione negativa.
La coppettazione si avvale dell’uso di coppette  di vetro o di plastica che, essendo trasparenti, permettono di osservare l’effetto della loro applicazione sulla pelle del paziente.
Le coppette si applicano sulla pelle determinando al loro interno una depressione che permette di farle aderire e mantenere adese per il tempo necessario al loro effetto (1-20 minuti).
Dal momento che le coppette si applicano attraverso un metodo di depressione esse determinano una sorta di “risucchio” della pelle, dei liquidi e del sangue dei tessuti sottocutanei nella zona di applicazione.
Tale congestione in genere scompare una volta rimosse anche se, soprattutto nei casi in cui vengono applicate con una depressione elevata e per un lungo periodo, in alcuni pazienti possono provocare una congestione ematica che determina una ecchimosi superficiale che si manifesta come una macchia prima violacea, poi marrone ed infine giallastra che scompare nel giro di pochi giorni.
La coppettazione si praticava un tempo anche nella medicina popolare delle nostre regioni.
Nella medicina cinese si utilizza per stimolare i punti di agopuntura soprattutto in casi in cui un eccesso di umidità ed un suo ristagno all’interno del corpo, determini la comparsa di malattie dei muscoli e delle articolazioni come le forme reumatiche.
La coppettazione viene utilizzata anche in caso di ristagno di Qi e di sangue per effettuare un suo drenaggio superficiale.
Esistono delle tecniche di stimolazione attraverso la coppettazione che determinano un potente effetto ansiolitico consigliato per trattare sindromi ansioso-depressive e varie forme di insonnia.
Il metodo della coppetta, combinato con il sanguinamento della cute, è adatto al trattamento delle distorsioni acute con stasi di sangue.
In relazione alla modalità di applicazione, le coppette vengono suddivise in due categorie principali: Coppette a fuoco e Coppette ad aria aspirata.
Coppette a fuoco: La fiamma, introdotta attraverso l’apertura della coppetta bruciando ossigeno elimina una parte dell’aria e determina l’aspirazione della cute.
Coppette ad aria aspirata: Vengono utilizzate coppette dotate sulla sommità di un tappo di gomma attraverso il quale si aspira con una siringa l’aria interna.
Che cosa è la moxibustione?

È un metodo di terapia che si fonda sul riscaldamento dei punti e delle zone di agopuntura ottenuto con strumenti moderni (elettromoxatori) o mediante il calore derivante dalla combustione di erbe medicinali.
 In Cina quando si parla di agopuntura si usa la parola “zhen jiu” che significa agopuntura e moxibustione: ciò significa che questo metodo di terapia è fin dall’antichità associato costantemente all’agopuntura.
In realtà il termine moxa non è di origine cinese ma giapponese ed è nato ispirandosi alla parola giapponese “moekusa” che significa “erba che brucia”.
È questo il nome dato ad una tecnica di riscaldamento della zona prescelta, in genere in corrispondenza di un punto di agopuntura, per mezzo di “coni di moxa”, “sigari di moxa”, oppure attraverso gli stessi aghi, una volta infissi nella pelle.
 I sigari ed i coni di moxa sono preparati con le foglie dell’Artemisia vulgaris che vengono raccolte prima dell’estate e lasciate essiccare al sole.
L’Artemisia cresce spontaneamente ai bordi di molte strade anche in Italia ed è una pianta che appartiene alla stessa famiglia cui appartiene l’Assenzio che è utilizzato anche nell’erboristeria occidentale.
La Moxibustione può essere ottenuta mediante la interposizione di una sostanza (Zenzero) tra il  cono di moxa e la cute del paziente.
Le foglie di Artemisia una volta essiccate, vengono ripulite della parte lanosa, private del gambo, frantumate e compresse per dar loro la forma di sigari o di coni di diversa grandezza.
L’Artemisia vulgaris può essere associata ad altre sostanze medicinali come la radice di canfora o lo zenzero officinale, ma resta sempre la sostanza principale per le sue particolari caratteristiche adatte a produrre un giusto calore ed un profumo gradevole.
La moxibustione è una tecnica che ha lontane origini ed è descritta già diffusamente nei testi classici di medicina cinese.
Si ha notizie dell’uso dell’Artemisia vulgaris già in epoca Zhou (prima della nascita di Cristo) e nel testo Shang Han Za Bing Lun, scritto in epoca Han (nel II secolo d.C.); si davano indicazioni precise circa il suo uso, specificando le malattie per le quali era efficace e quelle per le quali era proibita.
In generale, la moxibustione con sigaro senza fumo applicata a specifiche aree,  si usa con lo scopo di stimolare con il calore i punti ed i meridiani permettendo così la dispersione del freddo e dell’umidità  dall’organismo.
Il calore è in grado, inoltre, di tonificare il Qi (la bioenergia del corpo) e quindi operare un’azione tonificante, utile soprattutto per la prevenzione delle malattie epidemiche come le sindromi influenzali.
Avendo la funzione di trasmettere il calore, ne è sconsigliato l’uso vicino a zone delicate come i grossi vasi e le mucose degli organi di senso.
Va inoltre evitata quando, nel paziente, si scorgono i segni di malattie causate da calore, sintomi di intossicazione o in caso di iperpiressia.
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Che cos’è l’ozonoterapia?

L’ozonoterapia, o più correttamente l’ossigeno-ozonoterapia, è un trattamento con azione antinfiammatoria e antidolorifica, indicato nei pazienti affetti da lombosciatalgia, lombocruralgia e cervicobrachialgia, dovute a patologie specifiche della colonna vertebrale, quali l’ernia del disco o protrusione discale. I pazienti che ne soffrono presentano dolore alla schiena o al collo; il dolore dalla schiena può irradiarsi al gluteo, alla coscia e lungo l’arto inferiore, mentre la sintomatologia dolorosa dal collo può estendersi a tutto il braccio e in alcuni casi fino alle dita della mano.

Come funziona l’ossigeno-ozonoterapia?

Il trattamento si effettua mediante iniezioni intramuscolari paravertebrali, ovvero nella zona della colonna vertebrale da cui parte il processo patologico, vicino alla localizzazione del dolore. Per conoscere la regione esatta, ci si avvale dei risultati della risonanza magnetica cui il paziente si è precedentemente sottoposto.
Viene iniettata una miscela di ossigeno e ozono, dosata mediante un apposito macchinario.
È necessario un ciclo di almeno dieci (10) iniezioni con cadenza mono o bisettimanale.
All’interno di un progetto riabilitativo personalizzato volto anche alla prevenzione di nuovi episodi acuti, il trattamento con ossigeno-ozonoterapia sarà poi affiancato da un percorso fisioterapico di rieducazione posturale.

Quali sono i vantaggi dell’ossigeno-ozonoterapia?

Le proprietà dell’ozono sono molteplici:
Azione antibatterica e antivirale
Azione antinfiammatoria e antiedemigena per riduzione di sostanze pro-infiammatorie, stimolazione della neoangiogenesi e aumento della produzione di enzimi antiossidanti.
Azione antidolorifica per inattivazione dei mediatori algogeni e induzione alla produzione di endorfine
Incremento della produzione dei metaboliti responsabili del rilascio di ossigeno ai tessuti (2,3 difosfoglicerato) e aumento della deformabilità dei globuli rossi.
Il trattamento con ossigeno-ozonoterapia consente di sfruttare l’azione antinfiammatoria e antidolorifica della miscela, è un trattamento sicuro, di rapida esecuzione e privo di effetti collaterali.
Occorrono circa 15-30 giorni per avvertire i benefici del trattamento. A lungo termine, può ottenersi la riduzione del volume dell’ernia discale grazie all’effetto disidratante dell’ozono sul disco intervertebrale.

L’ossigeno-ozonoterapia è dolorosa o pericolosa?

Il trattamento si esegue in ambulatorio, dura pochi minuti, è sicuro, adatto a tutti e non ha effetti collaterali. Il paziente avvertirà solo il fastidio legato all’iniezione e subito dopo, per qualche minuto, una sensazione di gonfiore alla schiena.

Follow-up

Nel corso della prima seduta il paziente sarà invitato a sedersi e a rilassarsi per qualche minuto dopo l’iniezione,in presenza del medico, in modo che sia seguito passo passo nel trattamento.
È consigliabile, sempre per la prima seduta, che il paziente sia accompagnato, cosicché – laddove preferisca non guidare in seguito a un lieve fastidio alla schiena – possa tornare a casa comodamente. È bene poi che la sera stessa del trattamento, il paziente eviti di compiere sforzi o di sollevare pesi.

Sono previste norme di preparazione?

Non sono previste norme di preparazione; è necessario presentarsi alla prima seduta di trattamento con documentazione idonea: visita del medico inviante ed esame di Risonanza Magnetica o eventualmente TAC.
Ozonoterapia sistemica (GAET) imageOzonoterapia sistemica (GAET) imageOzonoterapia sistemica (GAET) image


Autoemoterapia: La terapia con Ozono e con il proprio sangue

L’Autoemotreasfusione, ( Auto-Emo-Trasfusione con Ossigeno-Ozono: GAET ) non consiste in altro che
iniettare al paziente, per via endovenosa, il sangue toltogli precedentemente, dopo averlo ossigenato e
Ozonizzato.
Il sangue venoso prelevato viene riossigenato, attraverso l’insufflazione in una sacca sterile ed a
circuito chiuso, con una miscela di Ossigeno-Ozono.
L’elasticità della parete del globulo rosso aumenta così come la sua capacità a legare l’ossigeno e
distribuirlo ai tessuti.
Il globulo rosso, più elastico e più ricco di ossigeno, può arrivare anche nei capillari più piccoli e lontani,
portando ossigeno in territori carenti o non più ossigenati correttamente.
Questo determina un potente stimolo alla nutrizione dei vasi e dei tessuti irrorati finalmente in
maniera superiore e corretta (per esempio i nuovi piccoli vasi presenti nell’osso potranno portare
nuovamente il Calcio e le sostanze necessarie- come nell’osso osteoporotico).
Portando una quantità di Ossigeno maggiore, ha una potente azione vasodilatatrice, ossia porta i vasi
sanguigni ad ampliarsi, contribuendo così all’irrorazione dei tessuti (e questo è parte dell’effetto anti-
cellulite, legato al fatto che il pannicolo adiposo sottocutaneo, non venendo più irrorato, crea l’effetto
buccia d’arancia).
Inoltre l’Ossigeno, da anti-ossidante qual è, stimola la liberazione di alcune citochine e fattori di
crescita, sostanze particolari presenti nel sangue (interleuchine, citochine, interferone, ecc.), che
danno una spinta al sistema immunitario, con conseguente regolazione e massima utilizzazione.
E’ per questo, ed altri motivi ancora, come quelli legati alla produzione di radicali liberi, che l’Ozono ha
anche una potente azione battericida e virucida.
E’ quindi una terapia rivitalizzante ed anti-invecchiamento, indicata nelle patologie croniche, nelle
malattie autoimmuni, ma, soprattutto negli atleti e nelle situazioni di stanchezza cronica e fatica.
Infatti il suo potere vasodilatante, come detto sopra, permette una superiore nutrizione dei
tessuti e una ossigenazione che realizza un potente effetto anti ossidante e anti-fatica ed anti-dolore.
Il suo effetto defaticante, decontratturante e antidolorifico viene sfruttato nelle malattie artrosiche e
Reumatologiche, dando un sollievo quasi immediato ed abbastanza duraturo, ai pazienti dolenti.
E’ un effetto particolarmente gradito agli sportivi, aumentando performance di resistenza e
diminuendo la fatica, incrementando la velocità di recupero funzionale e dopo gli infortuni (per
l’effetto di maggior nutrimento ai tessuti)
E’ un trattamento indispensabile per riattivare il microcircolo e l’ossigenazione in tutte le parti del
corpo, con benefici a livello cerebrale, oculare, del tono fisico, dell’umore, della forza fisica.
In sintesi, l’ Ossigeno-Ozono porta vitalità a tutto l’organismo, con una azione antiossidante e protettiva
contro i radicali liberi (e quindi l’invecchiamento) ed aumenta la resistenza allo sforzo.
Migliora la circolazione sistemica, rivitalizzando i tessuti superficiali, con effetto anti-cellulite (buccia
d’arancia), tonificante, ed elimina i capillari superficiali venosi.


Migliora la circolazione cerebrale, potenziando il funzionamento neurone e l’attenzione, la memoria e
la concentrazione (miglioramento delle performance psico-fisiche). Rivitalizza i Globuli Rossi aumento
la perfusione ed il trasporto di Ossigeno ai tessuti.
L’Ozono è un potente antimicrobico, con effetto sterilizzante (Virucida, Battericida e Fungicida)
utilizzato come coadiuvante nelle infezioni sistemiche o localizzate resistenti alle normali terapie.


Sindrome da stanchezza cronica
E’ una sindrome di origine sconosciuta, consiste in una stanchezza cronica maggiore di 6 mesi, non
alleviata dal riposo, spesso si accompagna a cefalee, disturbi del sonno, dolori muscolari ed ossei,
malessere generale e difficoltà di concentrazione. Nel tempo deprime le attività quotidiane, portando ad
una scadente performance lavorativa e sociale, potendosi associare anche a disturbi dell’umore.
L’ozono ha un potente effetto anti stanchezza, per tutto quello descritto sopra.

L’autoemotrasfusione con Ossigeno e
Ozono viene utilizzata in tutte le malattie in cui i tessuti necessitano di una maggiore ossigenazione


  • Diabete Mellito
  • Artrosi
  • Arteriosclerosi
  •  Sindromi dolorose come emicrania e fibromialgia
  • Ulcere topiche
  • Osteoporosi
  • Morbo di Parkinson, M. di Alzheimer
  • Morbo di Raynaud, Sclerosi multipla, Artrite reumatoide, Malattie infiammatorie intestinali croniche
  •  Insufficiente irrorazione arteriosa periferica, Flebopatie,
  • Coronaropatia Arteriosclerotica
  • Distacco retinico, Cefalee, Sordità.
  • Stanchezza cronica e sindrome da fatica cronica;
  • Febbre, Infezioni ricorrenti, cistiti non rispondenti a terapie tradizionali
  • Oftalmologia: retinopatia diabetica, degenerazione maculare senile, retinite pigmento, glaucoma cronico
  • Pannicolopatia edemato-fibrosa (cellulite), sia con trattamento sistemico che sottocutaneo (meso-terapia)
  • Trattamento delle carie ed altri disturbi gengivali
  • Malattie infettive cutanee acute o croniche
  •  Patologie ortopediche: gonartrosi, tendinopatie, algo osteostrutturali ed artrosi
  •  Malattie della colonna vertebrale (ernie, protrusioni, sindromi faccettali, discopatie)
In tutte la malattie che necessitano di una spinta al sistema immunitario:
  • Acne,
  • Afte,
  • Foruncolosi,
  •  Epatiti, Malattie autoimmuni

In tutte le malattie che necessitano di una regolazione del sistema immunitario:
  •  Allergie (Rinite, Asma bronchiale)
  • Intolleranze alimentari
  • Tutte le cosiddette collagenopatie
Malattie autoimmuni: Artrite reumatoide, LES, Sclerodermia, Sclerosi a placche , Artrite Reumatoide, Psoriasi e Artrite Psoriasica, Spondilite Anchilosante ecc.

Controindicazioni

La GAET non va utilizzata nelle seguenti patologie:
  • Febbre.
  • Processi infettivi con grave compromissione dello stato generale.
  • Chemioterapia oncologica.
  • Coagulopatie accertate.
  • Soggetti in trattamento anticoagulante.
  • Deficit di glucosio 6 fosfato deidrogenasi (favismo).
  • Ipertiroidismo grave e non trattato.
  • Gravi problemi cardiaci e respiratori.
  • Cachessia generalizzata.
  • Soggetti con anamnesi di gravi reazioni allergiche.

COME SI SVOLGE L’ AUTOEMOTERAPIA
Il trattamento è molto semplice e veloce: consiste nel prelevare 150-250 cc di sangue in una sacca da
trasfusione che viene poi ozonizzato e quindi reinfuso.
E’ assolutamente sicuro in quanto viene usato materiale monouso, in un circuito chiuso, e non
presenta nessuna controindicazione clinica.
Può essere eseguito anche con Flebo di soluzione fisiologica ozonizzata.
La durata di ogni trattamento è di circa 30 minuti, viene realizzato da un Medico Ozonoterapeuta, dopo
una attenta visita in cui vengono valutate sintomatologia, necessità, obiettivi ed eventuali
controindicazioni (verranno richieste delle analisi da portare in visione per l’idoneità del trattamento)


Con l’infiltrazione peridurale selettiva e’ possibile somministrare farmaci analgesici, anestetici e antinfiammatori a ridosso delle radici nervose . Infatti con tale procedura si introducono quanto più vicino possibile alla sede da cui nasce il dolore , farmaci che agiscono in maggior percentuale localmente, quindi in modo più efficace e con minori effetti collaterali generali.

La tecnica è utilizzata da moltissimo tempo dagli anestesisti per l'esecuzione dell'anestesia peridurale, ed è questo uno dei motivi principali per cui oggi gli anestesisti si trovano a trattare patologie tradizionalmente di pertinenza ortopedica, avendo peraltro specifiche competenze nel campo del dolore.

In questi ultimi anni poi, si è finalmente capito non solo l'inutilità, ma anche le eventuali conseguenze negative (FBSS)che un approccio interventistico può determinare; solo una minima percentuale di lombosciatalgie richiede un intervento chirurgico.

L'infiltrazione peridurale trova indicazione nelle patologie acute e croniche della colonna vertebrale e nelle radicolopatie, per esempio da ernia del disco o da nevralgia post-erpetica.

La tecnica e’ semplice: il paziente viene fatto sedere sul bordo del letto con le gambe appoggiate e con il dorso ben flesso in modo che sia più facile reperire i punti di riferimento . Un’anestesia locale della cute permette un indolore inserimento di un ago speciale (ago di Tuohy) in corrispondenza della radice spinale interessata, e attraverso questo, vengono iniettati i farmaci.

Come tutte le procedure mediche, anche l’infiltrazione peridurale comporta un minimo rischio, legato alla vicinanza delle strutture nervose alla sede di iniezione dei farmaci: la possibilità di effetti collaterali è però estremamente ridotta, in relazione alla esperienza e alla manualità che deriva dall’elevato numero di infiltrazioni che vengono effettuate giornalmente e neppure lontanamente comparabili a quelli di un intervento chirurgico.

Qualora sorgano dei dubbi, è opportuno non aver timore a chiedere delucidazioni al medico. Può darsi che dopo l’infiltrazione sentirai un senso di peso o formicolio agli arti, è prevedibile, ed è il motivo per cui chiediamo di essere riaccompagnati a casa da qualcuno.

Alcuni consigli:

- è buona norma assumere l’ abituale terapia farmacologia - se nella terapia rientrano farmaci anticoagulanti  quali Coumadin, Sintrom, Pradaxa, Eliquis, Xarelto e/o antiaggreganti quali Plavix, Tiklid, Aspirina etc., è importante avvisare l’anestesista per tempo: potrebbe essere necessaria la loro sospensione o il controllo preventivo della coagulazione.

- informare l’anestesista di eventuali malattie concomitanti (diabete, ipertensione, malattie della coagulazione etc ) e/o di allergie.

- normalmente è previsto un ricovero in day hospital.

- Al momento della visita è opportuno portare tutta la documentazione (cartelle cliniche ,TAC, radiografie,...) relativa alla patologia specifica.

- di tutta la documentazione importante ai fini dell’inquadramento clinico, ti chiediamo di portarne una fotocopia, in modo di poterla inserire nella tua cartella, per una maggiore completezza.


Pur potendo variare di volta in volta, in funzione di particolari situazioni e di particolari esigenze, normalmente la terapia standard prevede i seguenti farmaci:


Cortisone a lento rilascio.

Anestetico locale.

Sol. fisiologica q.b.


Dato che si tratta di una procedura che richiede un minimo di osservazione, l’infiltrazione viene effettuata in regime di Day-Hospital, che richiede una osservazione di massimo 2h. Il trattamento può dare debolezza muscolare, quindi è vivamente sconsigliato porsi alla guida di un mezzo alla dimissione; fai in modo pertanto che una persona ti possa accompagnare a casa.
Trattandosi di una procedura che richiede un minimo di invasività, è richiesto un consenso informato scritto. Quando l'infiltrazione avrà sortito i suoi effetti positivi sul dolore, la nostra equipe consiglia vivamente di concludere l'iter terapeutico con un periodo di ginnastica riabilitativa, indispensabile per correggere le posture errate che sono, in genere, alla base della malattia.



MESOTERAPIA imageMESOTERAPIA imageMESOTERAPIA image
La mesoterapia antalgica, nota anche come intradermoterapia distrettuale antalgica, è un trattamento ambulatoriale che viene utilizzato sia in medicina, per ridurre il dolore, che in alcuni casi nel mondo dell’estetica, e si fonda sull’ iniezione sottocutanea di alcuni farmaci scelti e prescritti dal medico in base alle patologie da curare.
Si tratta di una tecnica ambulatoriale eseguita dal medico che consiste “nell’iniezione nello strato superficiale della cute, con piccoli aghi di 4-6 mm, di piccolissime quantità di farmaci che normalmente vengono utilizzati per via endovenosa o intramuscolare”.
La cadenza della terapia è in genere settimanale, ma può variare in funzione della patologia trattata e della sua fase clinica (acuta o cronica). Anche il numero delle sedute è variabile dalle 4 alle 6 sedute per ciclo, in base anche alla risposta dei pazienti al ciclo, eventualmente ripetibile a distanza”.

Per quali patologie e disturbi è indicata la mesoterapia antalgica?

E’ una tecnica utilizzata per la risoluzione di numerose patologie dolorose, sia di origine infiammatoria che da sovraccarico o degenerative, a carico di vari distretti dell’apparato muscolo -scheletrico:
  • Tendiniti di vario genere: periartriti scapolo-omerali, epicondiliti, tendiniti rotulee ed achillee;
  • Contratture muscolari (ad esempio per cefalea muscolo-tensiva);
  • Traumi contusivi-distorsivi
  • Osteoartrosi
  • Rachialgie 
“Il grande vantaggio offerto dalla mesoterapia consiste nel fatto che la quantità di farmaco utilizzata è minima rispetto al dosaggio richiesto nelle normali vie di somministrazione ed inoltre l’azione terapeutica è  “mirata”, agisce cioè nella parte del corpo desiderata in cui si prova dolore”, ha detto la dottoressa.
Se associata a terapie manuali e strumentali, come ad esempio la laserterapia antagica, TECAR e le onde d’urto in fase di riabilitazione, la mesoterapia antalgica accelera la remissione del dolore e la ripresa funzionale.

Controindicazioni

Non si sono controindicazioni dirette legate alla tecnica di mesoterapia. Le uniche controindicazioni ad effettuare questo trattamento sono quelle relative ai farmaci utilizzati (ad esempio in caso di allergie), la gravidanza e l’allattamento.
INFILTRAZIONI INTRARTICOLARI imageINFILTRAZIONI INTRARTICOLARI imageINFILTRAZIONI INTRARTICOLARI image
Le infiltrazioni intrarticolari consistono in un trattamento iniettivo locale , impiegato nella terapia del dolore causato da processi infiammatori acuti. I farmaci più comunemente utilizzati sono l'acido ialuronico e i cortisonici.
Le iniezioni a base di farmaci cortisonici  agiscono riducendo l’infiammazione e vengono utilizzate per la cura di artrite reumatoide, tendiniti, borsiti e altri processi infiammatori. In genere la terapia infiltrativa con cortisone si effettua con cicli a cadenza settimanale da 3 iniezioni.

Le iniezioni a base di acido ialuronico vengono effettuate per migliorare la lubrificazione dell’articolazione, per ridurre il dolore e migliorare il movimento. Esse vengono utilizzate maggiormente per la cura dell’artrosi di un’articolazione, come ad esempio quella all’anca, alla spalla o al ginocchio. L'acido ialuronico è altamente solubile e questo lo rende adatto a garantire l'idratazione dei tessuti proteggendoli dalle sollecitazioni della vita quotidiana.  In genere la terapia infiltrativa con acido ialuronico si effettua con cicli a cadenza settimanale, in media da 3 a 5 iniezioni.  L'efficacia clinica è nella maggior parte dei casi duratura da un minimo di 6 mesi a 1-2 anni.

A seconda della situazione, il medico sceglierà la molecola più opportuna da iniettare.

Possibili effetti collaterali e controindicazioni
Le iniezioni di acido ialuronico in genere non sono dolorose e si avverte solamente la puntura dell’ago o al massimo un leggero dolore che tende a passare dopo alcuni minuti. Dopo aver effettuato infiltrazioni ,potrebbero comunque verificarsi infiammazioni locali, gonfiore, arrossamento e indolenzimento della parte interessata. In questo caso è consigliabile mettere del ghiaccio sulla parte ed eventualmente assumere farmaci antinfiammatori.
Durante l’utilizzo di cortisonici, il medico specialista valuta attentamente le patologie dei pazienti candidati a questa terapia. Nei soggetti affetti da ipertensione arteriosa, diabete, osteoporosi importante, immunodepressi o in terapia con anti-coagulanti, i rischi connessi devono sempre essere valutati attentamente.
Le infiltrazioni dei Trigger Point sono iniezioni di farmaci, al fine di ridurre infiammazione e dolore alla zona interessata. I farmaci utilizzati per le infiltrazioni sono soluzione fisiologica o farmaci anestetici o miorilassanti; le infiltrazioni sono utili in caso di patologie dolorose.

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A tutt'oggi non sono state descritte reazioni allergiche all'Ozono.

Le sedute di ozonoterapia riferite in particolar modo alle infiltrazioni paravertebrali, sono caratterizzate da un bruciore iniziale (dipendente dalla concentrazione di ozono efficace) e sensazione di gonfiore iniziale che scomparirà dopo poche ore dalla esecuzione della procedura.
Un normale ciclo di Ozonoterapia consta di dieci sedute con cadenza settimanale.
Controindicazioni

L'Ozonoterapia non va utilizzata nelle seguenti patologie:
  • Febbre.
  • Processi infettivi con grave compromissione dello stato generale.
  • Chemioterapia oncologica.
  • Coagulopatie accertate.
  • Soggetti in trattamento anticoagulante (eventualmente sospendere se possibile).
  • Deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (favismo).
  • Ipertiroidismo grave e non trattato.
  • Gravi problemi cardiaci e respiratori.
  • Cachessia generalizzata.
  • Soggetti con anamnesi di gravi reazioni allergiche.
Le sedute di agopuntura in media hanno una durata di 20-30 min.
Un ciclo di agopuntura consta di 5-10 sedute con cadenza  settimanale o
ogni 10-15 giorni.
Alla fine del ciclo di sedute si fa un bilancio dei risultati ottenuti per decidere se la terapia è sufficiente o se occorrono delle sedute di richiamo.
E' consigliabile non mangiare e bere  almeno 6 ore prima di sottoporsi alla procedura.
. Il trattamento può dare debolezza muscolare, quindi è vivamente sconsigliato porsi alla guida di un mezzo alla dimissione; fai in modo pertanto che una persona ti possa accompagnare a casa.